lunedì 31 maggio 2010

ALLA RICERCA DELLA FELICITA'....




" Un modo di perdere la felicità
è di volerla ad ogni costo!"


"Non chiedere la luna. Abbiamo le stelle"









Ho usato queste due frasi dette dalla celebre attrice Bette Davis (- 05/04/1908 - 06/10/1989) per introdurre il tema della "felicità"..... che cosa è la felicità? esiste? si può trovare? un piccolo sondaggio con cui scambiare opinioni... se vi va!

I VOSTRI COMMENTI:


Lucia
:Felicità=quando ti fa visita dura un istante!

Lina:
Anche nei momenti più difficili della vita si trova sempre un attimo di felicità...

Lorena:
Per me la felicità è vedere felici le persone che amo....

Erika: Bisognerebbe essere felici solo per il fatto di avere la grazia di aprire gli occhi ogni mattina e di vedere un nuovo giorno......

Zoé:...
la felicità è ciò che già possediamo, è la nostra stessa vita, risiede già in noi ... non dimentichiamolo ....

Milena:
Per me... la felicità è fatta di piccole o grandi cose che ti fan sussultare il cuore e sul viso nasce un sorriso.

Bilibina:per me felicità è essere in armonia con me stessa e con gli altri, sentirmi parte di ciò che mi circonda, e cioè il mondo con tutte le sue creature..comprese le piante, gli animali insomma..tutto!

Zula73: felicità è
quel bel tuffo al cuore che si prova mentre guardi le persone che ami, che ti scuote e ti fa sentire leggera!

Sirio:
Felicità è accettarsi come si è, consapevolezza di vivere... cercando di dare agli altri il proprio meglio!

Angelo azzurro:
La felicità è sapere che tu sei importante per qualcuno

Rosy:
.....La felicità è vedere le persone che ami che stanno bene.....
la felicità è fatta di momenti che volano via molto presto.

Gabry:
La felicità è un attimo.... e quest'attimo lo si trova nelle piccole cose della vita di tutti i giorni.

Adamus:
"La felicità,sta nel desiderare ciò che si ha "


Andreina: la mia felicità è il sorriso del mio nipotino!!!!!

Gabe:
la felicità,non è uno stato permanente,ma la sensazione di pochi attimi.

Lore:
la felicità è un "Tu" nascosto in un "Noi" che lo contiene

Marianna:
non so cos'è la felicità! attimi di spensieratezza quelli li conosco bene....ma la felicità mah!

Elisabetta: felicità=la colgo
tra le pupille lucenti di una mamma, che abbraccia il suo bimbo,intorno alla mia tavola imbandita,che mi regala il sorriso dei miei figli e quello del mio cuore..

Elsa Iacchetti:
Felicità per me è vedere la gioia negli occhi delle persone care quando capiscono che loro per te sono TUTTO anche se non lo dici con le parole!

Calliope:
La felicità è un sottopassaggio dell'anima verso l'altra sponda della vita, dove, per incalcolabile tempo posso dire "Sono felice".

Cavaliere:
la mia più grande felicità è mia figlia .

Raffaele:
La vera felicità non è in questo mondo delle prove e del confronto anche se il mondo è già dentro di noi.

Diana B: La felicità è un attimo, un solo raro attimo......il verde di un campo di grano appena nato, la brezzetta che lo faceva vibrare, il blu del cielo ed io lì...

Miei cari amici, è stato bello comporre questo post con la vostra collaborazione.

sabato 29 maggio 2010

LA CICALA E LA FORMICA : tempi moderni


C'era una volta una Formichina e una Cicala che erano molto amiche.....Durante tutto l'autunno la Formichina lavorò senza riposo, raccogliendo cibo per l'inverno:
non si gustò il sole, né la dolce brezza della sera , né le chiacchiere con gli amici davanti a una birretta dopo un giorno di lavoro.


Nel frattempo, la Cicala cantava con gli amici nei bar della città, non sprecando un minuto. Cantò tutto l'autunno, ballò, si godette il sole, senza preoccuparsi del maltempo che stava arrivando. Dopo alcuni giorni arrivò il freddo, e la Formichina, esausta di tanto lavorare, si mise nella sua tana, povera ma piena fino al tetto di cibo. Ma qualcuno bussò alla sua porta chiamandola per nome:


E QUI LA FAVOLA ORIGINALE SUBISCE UN MUTAMENTO,
ADEGUANDOSI AI TEMPI

quando la Formichina aprì, con grande sorpresa, vide la sua amica Cicala a bordo di una Ferrari nuova e fiammante, e indosso aveva una bellissima pelliccia.
La Cicala disse:"Ciao amica! Vado a passare l'inverno a Parigi! Potresti dare un'occhiata alla mia casetta?"
e la Formichina: "Certo! senza problemi! Ma cosa è successo? Dove hai peso i soldi per comprare la Ferrari, una pelliccia così bella e andare a Parigi?"
La Cicala:" Guarda,stavo cantando in un bar e ad un produttore è piaciuta la mia voce... ho firmato un contratto per degli show a Parigi. A proposito, ti serve niente di là?"
"Sì, disse la Formichina, se incontri La Fontaine, mandalo aff....o, da parte mia!!!."

°°°°°°°°
Giorni fa ho ricevuto una mail da un'amica, con questa favola rivisitata:
la cicala è sempre la solita furbona, anche in questa versione modernizzata... ma qui, è ADDIRITTURA premiata!!
Mi è venuto spontaneo pensare
che si adegua perfettamente a come vanno le cose in Italia da un po' di tempo a questa parte: secondo il credo di molti "Più sei furbo e approfittatore e meglio è per te! il peggio è per chi lavora e vive onestamente... ma chi se ne....?!?!"
Comunque, c'è da dire anche che lavorare troppo non fa mai bene, a parte al patrimonio dell'eventuale Padrone... bisogna trovare una via di mezzo, come in tutte le cose: lavorare sì, onestamente e con dedizione, ma cercare anche di assaporare altre cose : in fondo si vive una volta sola e se si sta tutto il tempo a lavorare e basta si rischia di perdere di vista , oltre che noi stessi, anche quelli che sono i piaceri della vita.


CERCHIAMO DUNQUE DI GODERCI UN BUON FINE SETTIMANA: RIPOSANDOCI DELLE FATICHE SETTIMANALI E ASSAPORANDO QUESTO TANTO DESIDERATO TEPORE DI PRIMAVERA.

sabato 22 maggio 2010

INVOCAZIONE

Invoco

le ali di un gabbiano

la corolla di un fiore di turchino

le dolci mani di un bambino

INVOCO

libertà

purezza

innocenza

mercoledì 19 maggio 2010

DUE NUVOLE BIANCHE


Nuvole bianche........

bianche come il fiore più bello


bianche come una lacrima

bianche come noi

noi due, ombre bianche d'amore

che vanno

sulla strada bianca di sole...........

una piccola poesia che scrissi in francese, nel '74, e che a me piace molto di più, come musicalità, in francese:

Blanches nuages...
blanches comme la fleur la plus belle
blanches comme une larme
blanches comme nous
nous deux, ombres blanches d'amour
qui vont
sur la rue blanche de soleil

sabato 15 maggio 2010

BUONA DOMENICA


PER VOI, CON AFFETTO!

venerdì 14 maggio 2010

LEGGENDA ELBANA

Anche l'isola d'Elba, ha le sue storie più o meno fantastiche,
una di queste la amo in modo particolare e la voglio narrare anche a chi viene abitualmente a leggermi.

La leg
genda dell'Innamorata.


La storia si svolge nell'anno 1534 e in un periodo in cui le coste dell'Elba subivano scorrerie e razzie piratesche: tristemente noti gli attacchi dei saraceni guidati dal pirata Barbarossa.
A Capoliveri, grazioso paesino della costa orientale dell'isola, vivevano Maria e Lorenzo: un giorno i loro sguardi si erano incontrati sulla spiaggia
dove Lorenzo stava mettendo al riparo dai marosi le imbarcazioni appartenenti alla sua famiglia insieme ai pescatori.
Si innamorarono:ma mentre il ragazzo veniva da una famiglia ricca , Maria era di umili natali e per questo il loro amore fu contrastato.
In attesa che i genitori si parlassero e accettassero di farli sposare, i due giovani si incontravano di nascosto nella spiaggia in cui si erano conosciuti, per scambiarsi tenerezze e dolci promesse.
Finalmente, vinti dalla perseveranza di quel loro sentimento, i genitori acconsentirono affinché si fidanzassero per poi sposare e coronare il loro sogno d'amore.
Ma anche dopo che si erano fidanzati continuavano a ritrovarsi nella loro spiaggetta: prima andava Lorenzo e Maria lo raggiungeva poco dopo.
Così fu anche quel 14 luglio del 1534: Maria, con uno scialle bianco che le copriva testa e spalle, andò all'abituale appuntamento... in lontananza si accorse che da una scialuppa sbarcava un gruppo di pirati, e nella totale impotenza, con sgomento vide che quegli uomini andavano verso Lorenzo e con lui iniziavano a lottare.
Il ragazzo non poteva accettare di essere preso e fatto schiavo, specialmente ora che a breve, avrebbe potuto sposare la sua Maria: perciò lottava con tutto se stesso, finché sopraffato dal gruppo , ferito ed estenuato, veniva trasportato via verso la scialuppa; Maria corse affannosamente verso la spiaggia e poté assistere al momento in cui i pirati, giunti alla nave, gettavano in mare il corpo oramai morente di Lorenzo.
Disperata, in un ultimo slancio d'amore , si lascia cadere in mare, forse sperando inutilmente di poter soccorrere l'amato suo bene.
I loro corpi non furono mai ritrovati. Di lei rimase solo lo scialle che andò ad impigliarsi su uno scoglio: da allora lo scoglio fu detto Ciarpa ( da sciarpa ) e la spiaggia si chiamò dell'Innamorata. Se si guarda lo scoglio , attraverso il riflesso del mare, c'è una striscia di roccia più chiara che ricorda molto da vicino una sciarpa.

Ogni anno, il 14 luglio si svolge una rievocazione storica che coinvolge tutti gli abitanti del luogo che indossano costumi d'epoca e che culmina con una suggestiva fiaccolata .

Questa festa tradizionale fu introdotta nel XVII secolo da Don Domingo Cardenas, nobile spagnolo che si stabilì nella Cala de lo ferro( così si chiamava nel dialetto locale): una sera di luglio il nobiluomo, mentre passeggiava sulla spiaggia, credette di vedere l'immagine di una fanciulla e si spaventò a tal punto che il suo grido fu udito fino a Capoliveri.
L'evento lo riportò con la mente alla storia di Maria e Lorenzo che aveva sentito narrare dai pescatori, storia tramandata da varie generazioni: così volle che ogni anno la spiaggia fosse illuminata a giorno da mille torce, in modo che Maria potesse ritrovare il suo amato Lorenzo.

Gli eventi bellici interruppero la tradizione voluta da Cardenas e, solo nel 1985 è ricominciata ininterrottamente: nella data stabilita la spiaggia risplende per le mille torce accese mentre un corteo di figuranti sfila a terra e su delle imbarcazioni illuminate, alla ricerca dei due innamorati.

sabato 8 maggio 2010

E SIAMO DI NUOVO A SABATO


Il tempo non accenna a migliorare: qui sta piovendo e sono già più di due giorni che è così....vediamo il sole per un pochino, ci si illude che è la volta buona e invece tutto ricomincia..
Con tutto ciò si comincia a ricoverare le coperte più pesanti, anche se a casa mia qualcuno non è molto contento dell'idea....in un certo senso vogliamo, almeno io, che l'inverno sia finito e ci imponiamo appunto togliendo le coperte pesanti, indossando qualcosa di più leggero..ma è difficile riuscire a credere di essere in primavera..Alla fine sono riuscita a farla scendere dalle coperte ed è andata alla ricerca del topolino perduto!!!!uno dei tanti che semina in giro per la casa( sono giocattoli ovviamente!!)


Non appena l'ha trovato è stata in
questa posizione, con il topino fra i denti, per
quasi dieci minuti
, se mi avvicinavo mi faceva un verso stranissimo: sembrava dire" Guai a chi me lo tocca"
Come facevo a non farle la foto

Può darsi che andremo in campagna, se non diluvierà, allora lascio ora gli auguri per tutte le mamme:


prima di tutto il mio pensiero va alla mia mamma, che di certo mi sorride di lassù..



per te, una rosa mamma, con tutto il mio affetto


Ho portato nella mia casa il mazzo di fiori che Sisifo offre a tutte le mamme, ringrazio Sisifo e a mia volta lo offro a voi, per gli splendidi colori di cui si compone.


aggiungo un piccolo mazzolino di violette


con un augurio a tutte le mamme che passeranno da qui
e infine
che tutti possiate trascorrere un sereno e buon fine settimana

giovedì 6 maggio 2010

DEDICA


Mi chiedo se ha un senso pensare al compleanno di una persona che non è più ed ho esitato a scrivere questo post. Ma oggi sarebbe stato il compleanno del mio babbo: avrebbe compiuto 88 anni!
Come sarebbe stato?... cerco di immaginarlo ma non ci riesco e lo ricordo così, giovane ancora, ed è un bel ricordo.

Caro babbo, mi viene in mente quando un giorno, ero ancora molto piccola, qualcosa mi aveva colpito e messa in agitazione: il pensiero della morte!
Allarmata ti chiesi " Ma tu e mamma non morirete mai, vero?" ..con voce rassicurante mi rispondesti di no, che non sareste mai morti e saremmo stati sempre insieme... ci credetti!
Qualche anno dopo, nella cosiddetta età della ragione, pensai che mi avevi detto una bugia, grossa come una casa.... ma ora so che avevi detto il vero!
Tu, la mamma e tutte le persone a cui ho voluto bene, ma bene davvero, non morirete mai: nel mio cuore, più il tempo passa e più il ricordo è vivo... quasi tangibile.
Buon compleanno babbo caro, sempre giovane nel mio cuore.

mercoledì 5 maggio 2010

QUEI POMERIGGI LONTANI

Ieri pomeriggio ero nella mia cucina, dedita a un nuovo lavoro di patcwork; nel silenzio, pensavo a quanti pomeriggi ho trascorso in questa stanza, fin da quando ero piccola ad oggi... è sicuramente la stanza in cui ho passato la maggior parte della mia vita di bimba.
Ricordo i pomeriggi che vi passavo con i miei genitori, quando non uscivamo.
Ma soprattutto ieri mi sono rivista seduta, allo stesso tavolino in cui stavo cucendo, nella stessa posizione, mentre guardavo la mia mamma che cuciva dei vestitini per la mia bambolina di celluloide, alta poco più di 20 centimetri.... così non ho resistito alla voglia di riguardare quei piccoli capolavori che mamma fece per me: sono andata a prendere la piccola valigetta in cui li custodisco da sempre....
ed ho trovato anche la bambolina........


con il suo "fratellino": ricordo che lui lo chiamavo Paolo, ma non ricordo più il nome che davo a lei?!







Poi ho preso la valigetta,












l'ho aperta

ed ho cominciato a tirar fuori tutto quanto, con una nostalgia infinita....
I primi a uscire sono vestitini estivi,prendi-sole, copri-costume con tanto di costumino e ci sono pure le mutandine analoghe....

poi è la volta dei grembiulini per-casa o per andare all'asilo
..piccoli completini: gonne con la camicetta adatta e..ancora mutandine...
..con dei nastri di seta, nacquero degli svolazzanti abiti da sera...

...pigiamini di peloncino, per l'inverno o, per l'estate, camicine da notte e un pigiamino leggero....
....infine, la cuffietta di lana con un giacchino di panno, due piccoli guarnelli e ancora..... mutandine!







Il tutto cucito e rifinito a mano!





e con quale precisione e ricchezza di particolari!


Con quanta pazienza e creatività: ricordo che mamma mi coinvolgeva moltissimo emotivamente, descrivendomi prima quello che aveva intenzione di fare con quella o l'altra stoffina; a cosa poteva servire, ai bottoncini che ci stavano bene, al nastrino con cui rifinire ed io ero al settimo cielo!
Ripenso a quanto tempo mi ha dedicato anche in quell'occasione e provo un nodo alla gola che fa male... aveva le mani di fata... del resto sapeva fare cose stupende come ad esempio questo centro

Per un attimo ho rivissuto quei dolci momenti e mi sono sentita bambina, lieta di avere tutte quelle belle cosine per la mia bambolina: ricordo che la vestivo con piacere e ci giocavo con una gioia infinita; poche bambine , all'epoca, potevano avere qualcosa del genere.... eppure mamma, con poco...piccoli ritagli di stoffa che rimanevano da vestitini miei o avuti dalla sarta, pochi nastri, bottoncini che erano in casa, mi aveva resa la bimba più felice del mondo!