Le cure amorose dei miei genitori lo aiutarono a sopravvivere e a crescere: lo chiamammo Pitti....ricordo che saltellava per casa; mio padre lo aveva abituato a prendere delle briciole di pane dalla sua bocca: gli volava sulla spalla e con il capino rivolto verso le labbra del mio babbo "ghermiva" la sua "preda" e volava via ... era buffissimo.
Aveva la sua gabbietta ma spesso lo lasciavamo libero: un giorno, era settembre , trovando la finestra di cucina socchiusa riuscì a fuggire..... quanto piansi, ero disperata e immaginavo le cose più atroci per lui.
Continuavo a lasciare il suo piattino sul davanzale, nella speranza che tornasse....lo chiamavo ma non accadeva niente.
Finché una mattina la mia mamma mi svegliò dicendomi che in cucina c'era una sorpresa!
Pitti era tornato! era proprio lui, lo avrei riconosciuto tra mille e anche lui dava segno di riconoscermi ; quando mio padre tornò a casa, gli volò sulla spalla e sembrava aspettare la briciola dalla sua bocca...
E così Pitti rimase con noi per sempre, nella sua gabbietta: cinguettando felice da mattina a sera, spesso anche rispondendo ai cinguettii che venivano dall'orto sottostante.
Forse,nel suo piccolo cuore, sentiva il desiderio di un maggior spazio ma, fuori, non avrebbe potuto vivere per molto tempo: in effetti aveva bisogno di noi ! Probabilmente quella sua caduta dall'albero gli aveva causato sofferenze che nel tempo si manifestarono nelle sue "unghie" che crescevano a dismisura e nel suo becco che si incurvava nella parte superiore : se non pensava mio padre a tagliargli le unghiette regolarmente, rimaneva intrappolato nelle stecche della gabbia e anche il becco doveva scorciarglielo spesso altrimenti, quell'incurvamento gli rendeva difficile mangiare la scagliola o altro.
Quindi invecchiò nella nostra casa, fece parte della nostra vita: per me che rimasi figlia unica fino a dieci anni, fu anche compagno di giochi .
Nella sua gabbia non fu solo: mi regalarono un canarino, Pipì, che visse con lui .
Insieme cinguettavano che era un piacere: se ripenso a quel tempo mi sembra ancora di sentire le loro melodie....
Pitti morì di vecchiaia: aveva più di 12 anni quando ci lasciò. Mio padre gli preparò una cassettina e lo seppellimmo nel giardino della nostra casa di campagna: e là lo raggiunse qualche anno dopo il suo compagno, Pipì.
Ora mi piace immaginare che insieme, ad ogni primavera, si risveglino e si uniscano ai numerosi uccellini che passano nel nostro giardino, per cinguettare e volare felici con loro.
Quando Pittì fuggì mio padre, pensando che non sarebbe più tornato,
Addio,
passerottino casalingo
che implume raccogliemmo
ai piedi d'un ciliegio
in alto maggio.
Stavi tra noi felice
volando dalla sala alla cucina,
ma al cinguettio festoso
che giù dall'orto
a te saliva
come allettante invito
"no" non potevi dire
e sei fuggito...
Dalla finestra
invano
la mia piccina ha pianto
e t'ha chiamato.
Sul davanzale ha posto il tuo piattino,
e a notte, ancor,
dal bianco suo lettino
ha rinnovato il mesto suo richiamo.
Addio, povero Pitti...
penso alla pioggia che cadrà tra breve,
allora piangerò
com'ora..... piango.
°°°°°°°
è sempre un piacere leggere le tue parole nei tuoi post... trasudano sensibilità e amore... buona settimana, ciao
RispondiEliminaChe meraviglioso racconto Paola, la tua sensibilità è enorme, e riesci a trasmetterla ogni volta con le tue parole, con le tue poesie...
RispondiEliminatanta sensibilità ti è sicuramente stata donata da un uomo veramente speciale: il tuo papà... dalle righe di quella poesia si può perfino toccare l'immenso amore per la sua bambina...
Un abbraccio di cuore
maria rosa
Ciao, bellissimo racconto, la bontà di Tuo Padre fu immensa,immagino la Tua felicità quando eri Bambina, quelle tenere creature Ti hanno tenuto compagnia e Tu, le hai ricambiate con tanto Amore e protezione.
RispondiEliminaCiao,buona giornata
Una storia dolcissima, Paola, raccontata con tanto affetto da coinvolgere chi legge. Hai voluto così bene a Pitti che ti ha ricambiata con tutto il cuore. Anche da casa mia sono passati parecchi trovatelli piumati (perfino un piccione) e c'è un merlo che, nonostante sia libero da un paio d'anni ormai, torna a trovarci. Sono sicura che sia lui, ha un fischio inconfondibile!
RispondiEliminaMmmm...con il tuo racconto mi è venuta voglia di coccole "pelose", vado a cercare la mia palla di pelo...:)
Ciao, un bacione
Che ricordo dolce e commovente, Paola...
RispondiEliminaPer Pitti e per la sensibilità del tuo papà che ha composto un'ode degna di essere accostata a un vero poeta...
*Grazie Calogero, i tuoi commenti sono sempre molto carini! buona settimana anche a te.
RispondiEliminaIo oggi non ho avuto tempo di andare a trovare nessuno: spero domani...
**Mia cara Maria Rosa, sicuramente dal mio babbo ho imparato ad apprezzare tante bellissime cose, valori che per alcuni non sono importanti ma che per lui erano essenziali per vivere...
***Sì, caro Adamus,dici bene:mio padre aveva una bontà immensa, un forte senso della giustizia e un grande amore per me e per tutta la nostra famiglia.Purtroppo ci ha lasciato troppo presto...io ho già vissuto 2 anni più di lui...
**** Cara Sonia: volevo un bene dell'anima a Pitti! era troppo dolce. Ora di certo non avrebbe potuto vivere troppo tranquillo con la birbacciona di Pallina.. continua comunque a vivere nel mio cuore.
*****Kaishe cara, ti posso assicurare che è un ricordo davvero dolce quello che Pitti ha lasciato dentro di me.Il mio babbo ha scritto tante poesie molto belle, e sono anche state pubblicate, tanto tempo fa.
Bene carissimi amici, vi abbraccio tutti, ringraziando ancora per la vostra partecipazione che spesso mi commuove.Buona notte!
Ciao Paola, leggo solo ora la bellissima storia di Pitti e mi commuovo perchè anch'io ho vissuto un'esperienza simile. Noi avevamo una tortorella, Tizy, che non è volata via ma è morta per un banale incidente troppo lungo da raccontare . La sofferenza di mia madre , che l'aveva addomesticata così bene da riuscire a farle fare persino i bisogni fuori , fu immensa , senza pensare al nostro dolore !!!
RispondiEliminaAnche mio padre ha scritto poesie, tante, e come il tuo aveva una grande sensibilità che doveva esternare scrivendo .
Un abbraccio
Paola
che bella la storia del fedele pitti:la suanon è stata una scelta utilitaristica, il suo istinto lo avrebbe portato tra i suoi simili, voi però eravate il suo nido
RispondiElimina*Cara Paola, bella anche la storia di Tizy: immagino la vostra sofferenza quando è morta...del resto è sempre un dolore quando un animaletto che per anni fa parte della nostra vita, ci lascia: solo chi ci passa per certe esperienze può capire!Tu cosa aspetti ad esternare la tua sensibilità, come faceva tuo padre? è tanto bello poterlo fare!
RispondiElimina**Cara Paola(dei gatti), grazie della visita: penso tu abbia ragione riguardo la decisione di Pitti di tornare: forse sentiva il nostro affetto e sapeva che nella nostra casa il suo nido sarebbe stato sempre sicuro.Non fu certo opportunismo il suo...all'epoca ancora non aveva i problemi che gli vennero con il passare degli anni.
Vi saluto entrambe con affetto.
Ciao, volevo informarti che ti ho assegnato il premio Follemente Dolce; vieni a ritirarlo nel mio blog! baci maria rosa
RispondiEliminabe..... una lacrimuccia....
RispondiEliminasei sempre così dolce quando scrivi!
nasinasi
miciapallina
è una storia bellissima e tuo padre doveva essere una persona meravigliosa e sensibile, è proprio un grande piacere leggerti.
RispondiEliminati ringrazio per le tue parole di conforto, ho letto la poesia che mi hai indicato, è proprio adatta a noi mamme nostalgiche e a volte malinconiche, ma che sapiamo benissimo ciò che è giusto per i nostri cari
un grande abbraccio
imma
Ciao Paola, grazie per aver apprezzato i miei lavori e ti consiglio di provare col patchwork perchè la fantasia trova veramente libero sfogo ..poi diventa una vera e propria malattia difficile da curare . E' per questo che trascuro le mie tante passioni , compresa quella di scrivere poesie .Ne ho scritto già diverse ma sono nel cassetto chiuse a chiave e nessuno le può vedere ...Non so perchè !!!
RispondiEliminaUn caro saluto
Paola
la tribù ha confenzionato un premio per tutti gli amici di blog
RispondiEliminasolo un saluto... e l'augurio di una buona giornata.
RispondiEliminaciao
Dopo 2 giorni torno sul blog e trovo che Maria Rosa e Paola dei gatti sono tornate per assegnarmi un premio: grazie mille care amiche, verrò a ritirarlo ma non so quando potrò postarlo: vi ringrazio di cuore!
RispondiElimina* "Nasinasi"a Miciapallina: grazie delle care parole che mi rivolgi e di avere apprezzato il racconto di Pitti.
**Ciao cara Imma, spero tu stia un po' meno angosciata; in un certo senso poi giunge una sorta di abitudine: è sicuramente forzata ma... è così! sei sempre molto
gentile, un bacione e un caro saluto anche a Graziella.
***Paola, ieri ho finito il mio primo lavoretto a patchwork: poi ve lo mostrerò e vedrete pure come è stato apprezzato da Pallina!! quanto alle poesie, tirale fuori dal cassetto e condividi con noi le tue emozioni:ti saluto caramente.
**** Calogero sei davvero gentile a venirmi a salutare, oggi spero di riuscire a venirti a trovare e come a te altri cari amici : in questi giorni sto venendo meno ai doveri di "buon vicinato"..
ciao, a presto.
Paola .
RispondiEliminaMi fai sempre commuovere ogni volta che posti un racconto .
Anche questo dedicato a Titti e qualcosa di magico, mi complimento con te Cara dolce Paola .
Sono momenti dopo momenti , istanti dopo istanti,
di attimo in attimo si costruiscono i ricordi, ricordi di ogni tipo, belli o brutti che siano, felici o tristi , dolorosi , essi andranno a costruire il nostro passato , lasciando indietro le ormi del nostro cammino come una scia che si dissolve nel tempo che scorre ...
ti ringrazio per la serenita' che infondi con i tuoi racconti ...
Un privilegio il saper scrivere versi che ciascuno vive nel corso della vita ,
Mi complimento anche per la poesia.
A presto! Un bacio .Lina
"te amo en silencio...y solo el silencio sabe."...para ti...
RispondiEliminabaci.
Grazie Paola:-))
RispondiEliminaDi essere nel tuo cuore e nei ..tuoi nik ......:-)
Anche il tuo papà un poeta?
Come non potevi essere tu
una poetessa essendo sua figlia?
CIAO Paola !!!!
E buon pomeriggio ......Lina
Ciao Paola,molto bello il racconto di questa straordinaria creatura,e bellissima la poesia di tuo padre.
RispondiEliminaHo ricevuto una bella emozione,grazie.
Buona serata.
Un bacio.
Ciao Achab, ti ringrazio anche a nome di mio padre, sei gentile; il mio abbraccio
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