Dal diario di Anna Frank
Date, date quanto potete
Non c'è bisogno di essere ricchi per far del bene, per incoraggiare, invece di soffocare, il buono che c'è in ciascuno ai noi, per dare ai poveri la sensazione di essere, anch'essi, degli esseri umani.
In tutto si può cominciare dalle piccole cose: per esempio, in tram non vi alzate solo per cedere il vostro posto a una elegante signora, ma fatelo anche per una donna mal vestita; scusatevi con premura anche se pestate i piedi a un poveraccio.
L'esempio è sempre seguito: cercate di essere voi a dare il buon esempio e vedrete che gli altri vi imiteranno. Un pò alla volta, il numero delle persone che diventeranno affabili, gentili, amichevoli, cresceranno, sino a che la povera gente non sarà più guardata dall'alto in basso.
Oh, se potessimo esser già arrivati a questo punto, se il nostro paese, l'Europa, il mondo intero avesse compreso che, in sostanza, tutti abbiamo in noi dei sentimenti buoni e generosi l'uno verso l'altro,tutti siamo uguali e che ogni altra cosa è solo passeggera.
La maggior parte di noi, proprio come in tante altre cose, cerca la giustizia dagli altri, e, si lamenta perché crede di non riceverne abbastanza.
Aprite gli occhi, assicuratevi di essre giusti voi stessi.
Date, date quanto potete, e potete sempre dar qualcosa, non foss'altro che gentilezza.
Se tutti facessero così, se nessuno fosse avaro di una buona parola ci sarebbe, a questo mondo, più giustizia e più amore.
Valerio mi ha lasciato questi versi significativi scritti sempre da Anna F. e mi fa piacere aggiungerli
Aprile
"Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice."
Anna Frank
....ricordare silenziosamente è rivivere
RispondiEliminaChe parole toccanti ..e se si pensa alla giovane età di chi scrive e alla sua vicenda..
RispondiEliminaOgni volta che penso alla crudeltà umana resto sgomenta..eppure non bisogna dimenticare..queste cose si possono sempre ripetere!
Un abbraccio
Carmen
Aprile
RispondiElimina"Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice."
Anna Frank
Attualissima anche oggi, Anna.
RispondiEliminaGrande protagonista della Storia...
Mai dimenticare!
Ho amato questo diario, da quando l'ho letto a scuola, forse perchè scritto da una ragazzina, forse per gli argomenti trattati, ma credo che chiunque dovrebbe fare tesoro delle parole che lei ha scritto. Lasciano qualcosa dentro, qualcosa di grande e triste! Un abbraccio Tullia.
RispondiEliminaCertamente non dimenticheremo.
RispondiEliminaPerchè noi abbiamo conosciuto i testimoni diretti della tragedia disumana dell'Olocausto.
Ma l'impegno che abbiamo è di far sapere alle giovani generazioni perchè anche loro non dimentichino.
Un abbraccio a te, cara Paola.
Speriamo cara Paola che questo che oggi tutti ricordiamo non demma mai più succedere, credo che la scuola deve mettere in primo piano queste informazioni del passato di orrore.
RispondiEliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
ciao Paola!
RispondiEliminaMeraviglioso e tragico questo Diario...l'ho letto e mi ha arricchito.
Un bacio a te.
Nunzia
se tutti al mondo pensassimo alle parole delle ultime otto righe che hai pubblicato il mondo andrebbe Senz'Altro meglio,
RispondiEliminaricordiamo in silenzio e vigiliamo perché quelle cose così brutte non succedano più
ciao Paola buona giornata.
Per non dimenticare...non solo il 27 gennaio ma 365 giorni all'anno!
RispondiEliminami rendo conto che ,solo in pochi stati questa voglia di non dimenticare è forte.
RispondiEliminaIn germania,quasi tutti i giovani non sanno di questo genocidio....sarà solo un caso?
Baci
Commentare fatti mostruosi è sempre difficile, la storia ci insegna che troppo cose mostruose sono successe lo steminio deglie ebrei è una delle ultime anfamie commesso dalla razza umana, ci vorrà molto tempo per riscattare quanto è stato fatto.
RispondiEliminanon dovremo mai dimenticare insegnate hai scolare che queste atrociotà non son degne nemmeno di pensarle cara Paola.
Tomaso
Simo carissima, spesso il silenzio è la cosa migliore per riflettere con il cuore oltre che con la mente. Buon giornata
RispondiEliminaBilibina: cara Carmen, soprattutto pensando alla sua età, ci si commuove e ci viene spontaneo pensare a quanti giovani vite come la sua, furono stroncate dalla ferocia umana. Ricambio l'abbraccio
Valerio: ti dò il mio benvenuto e ti ringrazio del contributo. Anzi, penso che ti faccia piacere se lo pubblico nel post.
Gianna: le parole di Anna, non moriranno mai, ed è più che mai attuale. Mai dimenticare, cara Gianna, mai. Un bacio
RispondiEliminaTully, anch'io l'ho amato sempre, fin da quando molto giovane, ebbi l'opportunità di leggerlo: ero ammalata e mio padre mi portò questo libro. Ricordo che lo divorai e piansi. E' un libro che arricchisce l'anima. Ti abbraccio
Kaishe, il nostro deve essere un impegno per i nostri giovani, perché solo così anche loro possono capire e sapere. Ti abbraccio con affetto
Ho letto il libro di Anna Frank, ma è sempre bene ricordare le sue parole!
RispondiEliminaSognatrice
a bordo
Bilibina ha perfettamente ragione! Grazie, Paola, d'averci fatto riflettere per qualche istante.
RispondiEliminaZula:mia cara Nunzietta( mia suocera si chiama come te) come ho già detto anche a me arricchì molto leggerlo, e di tanto in tanto rileggerne dei brani fa più che bene. Un bacio grande
RispondiEliminaTiziano, è vero caro amico, se tutti riuscissero a leggere quelle parole avremmo un mondo migliore. Non si deve dimenticare né abbassare mai la guardia. Buona serata a te.
Modna50, benvenuta nella mia "casa" e penso sia più che giusto quanto scrivi; questa è una delle tante ricorrenze, che si dovrebbe tener presente ogni giorno dell'anno, ogni giorno della nostra vita. Un caro saluto
Lufantasy: cara Lucia, purtroppo la tua è una constatazione veritiera. Ci dovrebbe essere una sorta di "globalità" in questo voler ricordare per non dimenticare. Ti abbraccio con affetto
RispondiEliminaTomaso, caro amico, non è facile commentare né rendersi conto del tutto di come sono state possibili certe infamità; noi cerchiamo di fare del meglio e speriamo che niente di tutto ciò si debba mai ripetere. Un grande abbraccio
Sognatrice a bordo: Anna F. h scritto delle grandi verità che si sposano perfettamente al nostro "attuale" . Un abbrraccio a te
LellinaB, sono anch'io d'accordo con te. Occorre sempre riflettere e ricordare per non incombere negli stessi errori. Cari saluti
ricordare è sempre d'obbligo
RispondiEliminabellissimo modo per celebrare quest'orrendo periodo della storia...
RispondiEliminaricordiamo peerché non vogliamo che avvada mai più...
Giornata della memoria per ricordare, ma anche per riflettere, perché simili atrocità, anche se in scala minore, sono state perpetrate anche successivamente a quel periodo nefasto.
RispondiEliminaTi abbraccio cara Paola.
Quella poesia è splendida. Se si pensa che l'ha scritta una ragazzina prima relegata in soffitta e poi imprigionata per la ferocia degli uomini!
RispondiEliminaUna piccola Santa, Dio l'abbia in Gloria.
RispondiEliminaUn abbraccio, Paola, grazie di queste parole nel giorno dei cuori e delle anime cui sono state inflitte ferite insanabili.
M@ddy
rispettoso silenzio,ricordando le vittime di tante atrocità e non solo quelle dell'Olocausto
RispondiElimina...ti voglio raccontare un episodio: quando ero in seconda media, come viaggio culturale, avevamo la visita al campo di concentramento di Dachau. Siamo partiti alla mattina presto con il pullman, eravamo due classi, la II A e D, potete ben immaginare il casino che fanno i ragazzi quando si va in gita, non coscienti a pieno di quello che ci avrebbe atteso una volta arrivati a destinazione. Arrivati a destinazione, e avvicinandoci sempre di più a quel cancello i nostri volti cominciano a diventare più seri, nessuno parlava più, entrati, all'interno del campo, continuavamo a guardarci intorno, la neve rendeva tutto più cupo e silenzioso, nel vento sembrava di sentire le grida dei deportati, non riuscivamo neanche a sorridere. Dopo aver fatto un minuto di silenzio, in ricordo di quello che era successo, ci siamo incamminati verso il lato più nascosto del campo, quello delle camere a gar e dei forni crematori, l'unica cosa che si sentiva era il rumore dei nostri passi nella neve, arrivati in quell'angolo dell'orrore, e entrati in quello che dovevano essere delle comuni docce, ci faceva strano, mi faceva strano camminare in quel luogo, mi ricordo che tremavo.Il silenzio dominava ancora su di noi. Mentre durante il viaggio dell'andata nessuno era pienamente cosciente di quello che ci sarebbe atteso, tanto che ridevamo, scherzavamo, il ritorno è stato più silenzioso, ognuno di noi rifletteva sulla giornata appena trascorsa. Ci tornai ancora una volta in 4° liceo, è stato diverso, perchè sapevo già cosa mi sarebbe atteso, ma lo stesso, le emozioni, i sentimenti, le sensazioni che ho provato erano le stesse, tremavo ancora.
RispondiEliminaLa mia profe di italiano delle medie, che insieme alla profe di tedesco ci aveva preparato a questa uscita culturale, al ritorno scrisse delle parole, che ci donò, riporto qualche frase:
"In una fredda e grigia giornata di maggio, che fa scordare la primavera, ci accoglie, venerdì 6, Dachau, con il suo Lager-Museo, terra che grida ancora al cielo la concentrazione di una sofferenza indicibile, inimmaginabile, a stento raccontabile, non rimarginabile.(...)Per me calpestare quella terra è, come per i pellegrini di un tempo, andare a Golgota.Percorrendo (...) la bellissima vallata che, superata Innsbruck e Kufstein, ci immette via via nell'ondulata pianura che porta a Monaco, cerco di immaginare lo sguardo, lo stato d'animo di chi, proveniente dal'Italia, da qualche pertugio di carri bestiame poteva incontrare per qualche attimo quei boschi, quei prati, quegli orizzonti. Nessuna immagine di serenità, anche la natura smorzata della sua bellezza: dove siamo?dove andremo?come finiremo?Nessuna consolazione. I ragazzi intanto scherzano, chiaccherano e ridono, pieni di vita, com'è normale alla loro età: una distanza molto più che generazionale da chi, poco più vecchio di loro, si misurava allora con problemi troppo più grandi. Il grido proveniente da Dachau potrà entrare nel profondo, porre interrogativi duraturi e desideri infiniti di umanità?(...)Per me è come una promessa, quardando loro, (riferendosi a noi alunni), a chi tanto a patito, ci prepariamo a vivere una convivialità delle differenze, prenderemo quest'occasione della storia come una perla preziosa. "Nie wieder":perchè mai più imperversi l'annientamento dell'altro, ma insieme coltiviamo il sentirci, il comportarci da famiglia umana a scuola e ovunque."
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Ciao
S-Fusa
I passi della dolce "Anna"...son memorie che abbiamo l'opportunità di leggere, per rammentarci quotidianamente, che siamo tutti Figli dello stesso Seme...
RispondiEliminasolo, dobbiamo farne modello di Vita...
sereno divenire Paola Cara..
un abbraccio..
dandelìon
Giovanna: è un nostro dovere! cari saluti
RispondiEliminaPupottina: per me pensare ad Anna Frank vuol dire ricordare le tanti giovani vite come la sua, stroncate dalla infamia nazista. Il mio abbraccio
Krilù, è vero mia cara Krilù, atrocità come quella dell'olocausto ce ne sono state tante, anche se minori, come ricordi anche tu. Ma sempre hanno calpestato quello che è il bene maggiore per tutti noi. Sono felice di trovarti qui e ti abbraccio forte forte
Ambra, veramente bella, sì, e per questo l'ho voluta aggiungere. Ciao cara amica, buona domenica
Maddy, di sicuro ora è in un mondo migliore di quello in cui ha dovuto vivere e morire. Grazie cara e tanti baci a te
Gabe: concordo con te cara Graziella. Un bacio
la S-Fusa..., mia cara ti ringrazio del contributo che hai voluto dare con questo tuo racconto di un'esperienza così particolare e che hai vissuto così intensamente. Grazie , un affettuoso abbraccio
Dandelion, forse in tanti dovrebbero leggere il Diario di Anna e non una volta sola.
A te auguro una radiosa domenica, con affetto
ciao....un diario e una poesia davvero toccante..
RispondiEliminami rivedo ragazzina a leggere questo libro e ricoro come mi colpiva la forza che traspariva dalle parole di quel diario.. la forza d'animo di una ragazzina ...ciao...luigina
Lui: ciao Luigina, è la stessa cosa per me... mi rivedo molto attenta e concentrata a leggere quel diario e ricordo tutto il bene che ne ricevevo.Un abbraccio
RispondiElimina