giovedì 5 giugno 2008

Lettera ad una persona davvero speciale.....



"Questa mattina avrei tanto voluto preparare una torta, per te cara mamma; ma avrei voluto che non fosse l'ultima come quella che feci per te tre anni fa, in occasione del tuo ottantesimo anno di età: avevo sperato di farti felice e che saresti riuscita a mangiarne una fetta, magari piccola, in compagnia di tua sorella che era venuta per partecipare al piccolo rinfresco in tuo onore.... ed eri felice:ma che fatica dovesti fare per mangiare quella piccola fettina di torta, solo per accontentarci....
Ogni giorno mangiare era sempre più faticoso per te e nonostante tutto ancora speravo che ti saresti ripresa, non volevo rassegnarmi: quando ti portammo in dono la vestaglia più leggera, mi dicesti che non dovevamo più comperare nulla per te, che non valeva la pena....ma non volevo sentirle quelle parole! Fino all'ultimo ho sperato, ma il male, quando è vero, non perdona".
Una vo
ce amica, negli ultimi momenti di vita di mamma mi chiese "Cosa posso fare per toglierti tutto codesto dolore?"....ma non c'era niente da poter fare come non c'è niente da poter fare neppure ora....certi dolori non passano mai; ci sono momenti in cui, la vita, le persone che ci sono vicine e che ci amano, ce li fanno attenuare, ci permettono, quasi ci costringono, a riporli in un cassetto segreto del nostro cuore.... ma poi tornano e sono come prima, forti e irrimediabili.
Quando viene a mancare la presenza di una mamma, è dura da sopportare: ripenso spesso a come talvolta il suo carattere, le sue pignolerie, mi facevano arrabbiare, mi rendevano la vita di ogni giorno anche insopportabile....ma ricordo anche che una volta mio padre mi disse che se mia madre avesse avuto la possibilità di gridarmi il suo amore, ne sarei rimasta assordata............ e anch'io adesso se potessi le griderei tutto il mio amore

fino ad assordarla e l'abbraccerei forte e la bacerei.... oramai è tardi e si deve andare avanti e cercare una ragione...

"... trovo conforto pregando e sperando di ritrovarti un giorno, mamma cara.... intanto ti immagino di nuovo giovane e rivedo quel guizzo di gioia che c'era nei tuoi occhi e ti rendeva bella, pochi attimi prima che si chiudessero per sempre, quando mi dicesti, con un fil di voce, che volevi andare via, volevi andare da babbo.......poi, in punta di piedi, silenziosa, con negli occhi speranza e serenità, sei andata da lui.... ed ora siete insieme felici e non vi lascerete più, mai più, e voglio pensare e credere che sia così per sempre. Ti bacio, con affetto".

6 commenti:

  1. Cara mamma,
    proprio ieri pensavo che era arrivato anche quest'anno il compleanno di nonna.
    Avrei voluto chiederti quanti anni avrebbe fatto ma come al solito quando parliamo ti chiedo e ti dico solo una piccolissima parte delle mille cose che mi frullano per la mente.....
    leggendo la tua lettera non ho potuto fare a meno di commuovermi; in quel periodo difficile non vi sono stato accanto e ora lo rimpiango. Come al solito siete riusciti a non farci pesare l'enorme sofferenza e la fatica che avete provato durante la malattia di nonna. Di questo vi ringrazio con tutto il cuore anche se provo comunque un pò di vergogna per non esservi stato vicino fino in fondo.
    Anche io ho sempre pensato che nonna ci volesse un bene infinito ma che non riuscisse ad esternare i suoi sentimeti; deve aver sofferto molto nella vita ma sono sicuro che adesso sia di nuovo al fianco di nonno e che abbia trovato la pace, così come sono convinto che entrambi siano fieri di avere come figlia una persona speciale come te.
    Ti abbraccio mamma,
    ti voglio bene

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  2. Nanni caro,
    grazie delle tue parole: ieri è stata per me una giornata colma di pensieri per nonna; accade un po' tutti i giorni,ma ieri in particolare....
    non devi assolutamente sentirti in colpa di niente: babbo ed io,la vostra vicinanza, la sentiamo comunque sempre ed il solo pensiero di avere due figli come voi ci conforta e ci aiuta ad affrontare ogni difficoltà. Ti bacio, con tutto l'amore di mamma che ho per voi.

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  3. sai scrivere con un'intensa sensibilità...e spesso mi commuovo leggendo i tuoi post.
    spesso mi ritrovo a pensare, a dire il vero qusti pensieri li ho sempre avuti sin da piccola, come fare a sopravvivere ai miei genitori.
    e non c'è nulla di più vero quando si dice che nessuno ti ama più dei propri genitori.
    forse quello che ho avuto e che ho con i miei è un rapporto fin troppo forte che a volte mi spaventa.

    Ho letto "oltre le porte del tempo" di Brian Weiss e mi sono sentita meglio rispetto a questa paura ed ho iniziato a vedere il futuro e il passato sotto un'altra luce, a prescindere dal credere o meno alla reincarnazione.

    E' una lettura che sento di consigliarti.
    Brian ha scritto anche altri libri, ma io sono rimasta colpita da questo in particolare.

    Ciao e buona giornata!

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  4. Ciao Sara, grazie della tua nuova visita; mi fa piacere di averti aiutato a trovare le poesie di Alberti,e appena ne ho l'occasione cercherò il libro di B. Weiss che mi consigli:buona giornata anche a te.

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  5. Le persone che abbiamo amato difficilmente traslocano dal nostro cuore..anzi, più passa il tempo e più forte è il loro ricordo.

    La mia mamma era come dire un po distratta...ma l'ho amata tanto! Ora più di prima..

    A quando ho capito Giovanni è il tuo figliolo Vero?

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  6. Sì cara Rosy, è il mio figlio maggiore.Grazie del tuo passaggio.

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