domenica 12 aprile 2009

PASQUA


"PASQUA D'ALTRI TEMPI "

Tu pensi ai tempi andati
quand'eri ancor bambina
e il cuoricino tuo s'emozionava

per una tavola imbandita
con uova colorate fatte

da mamma tua,
con fior di primavera

con dolci e cioccolata.


Per l'aria odor di fiori
e suoni di campane,
un senso d'allegrezza
tutta ti dominava
...................
...................

Ho trovato per caso questa poesia di Antonino Zambotti e ne ho riportato alcuni versi che sento molto vicini.
Mi sono ritrovata a ripensare a quando ero bimba e a come aspettavo la Pasqua: c'era una gioia molto particolare, diversa dalla gioia che mi dava il Natale; c'era quella sensazione di nuovo, quei profumi unici della Primavera, le belle giornate, le rondini, quell'andare in chiesa con i miei genitori, nella Settimana Santa, e l'attesa del suono delle campane... tutte cose che ricordo con piacere e per le quali provo una certa nostalgia.
La mattina di Pasqua poi era consuetudine la colazione: cioccolata in tazza con fette di quella schiaccia che si usa preparare nei giorni precedenti, non troppo dolce e profumata di anice e acqua di rosa; le uova sode, benedette, ... ero tutta elettrizzata!
Poi, con il vestitino nuovo, andavo con il mio babbo a far benedire l'uovo di cioccolata in chiesa dove c'erano tanti altri bambini; nella piazza di fronte la chiesa c'era sempre un fotografo pronto a scattare le foto con noi bambini sorridenti, ognuno con il proprio uovo....usanze passate, perdute, che oramai nessuno più conserva, e forse, è un peccato.
Altri tempi che non tornano più.
I nostri bimbi hanno perduto la gioia che noi avevamo per le piccole cose ed è un po' anche colpa nostra oltre che del mondo che è cambiato e riserva loro più eventi tristi che lieti.

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Quest'anno la Pasqua, nel nostro Paese, ha un sapore triste, sa di lacrime e disperazione.
Spero soltanto che chi ha perduto persone care riesca a trovare un senso di pace nella preghiera e nell'affidarsi a Gesù che tanto ha sofferto per tutti noi e che oggi è risorto per tutti noi.
Con questo pensiero auguriamoci tutti una Pasqua serena , da trascorrere con i propri cari pensando all'immensa fortuna che abbiamo e alla quale spesso non si pensa.


UNA SERENA PASQUA A TUTTI
E
TANTA PACE NEL CUORE

10 commenti:

  1. E' ciò di cui abbiamo tanto bisogno !!Grazie Paola

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  2. Oggi, un ricordo affiora e accarezza il mio cuore.
    Nel nostro paesino viveva un uomo senza fissa dimora,dormiva dove si trovava, si chiamava bastiano e viveva con quello poco che la gente del paese gli regalava, lui si metteva sempre a disposizione di tutti.
    La sua figura veniva vista da tutti un po come lo scemo del paese.

    Si accostava la Santa Pasqua, mia madre passando accanto a Bastiano lo senti parlare da solo e gli chiese, cosa stai dicendo? ..a Pasqua, tutti festegeranno solo io sarò solo.
    Non eravamo ricchi, mamma gli disse...A Pasqua sei invitato da me, però...mi devi promettere che ti lavi, devi raderti e mettere la cravatta.
    A mezzogiorno preciso fatti trovare in piazza che ti chiameremo quanto tutto è pronto.
    Mio fratello, il giorno di Pasqua fu il primo ad alzarsi e guardando verso la piazza vide Bastiano che gia aspettava erano le otto del mattino.
    La gente che passava non abituata a vederlo ordinato, lo guardavano meravigliti...Bastiano ti sei vestito a festa? Lui non rispondeva, il suo sguardo era sempre rivolto verso casa nostra.
    Finalmente il pranzo fu pronto, mio fratello fece cenno a Bastiano di Venire.


    L'entrata di Bastiano causò almeno in me una forte impressione, vederlo entrare a casa nostra tutto bello pulito.
    Da noi c'è l'usanza prima di sedersi a Tavola che i genitori benedicono i figli.
    I piatti gia stavano a tavola, ci inginocchiammo come tutti gli anni e nostra madre prese il bicchiere con l'acqua santa e la palma.
    Guardò Bastiano e porgendogli il bicchiere con l'acqua Santa gli disse...(bastiano questi miei figli non hanno il padre, per oggi, fa conto che tu sei il loro papà e benedici loro e me)
    Bastiano piangendo, ci benedisse. Lo guardavo ero troppo piccola per capire le lacrime di bastiano.
    Oggi, ricordo le sue lacrime e, hanno per un grande valore.
    Lacrime di goia mista al dolore profondo di un uomo che non aveva nulla e che non era scemo, altrimenti non avrebbe pianto.
    Buona Pasqua

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  3. ciao bellissimo blog!!mi sono aggiunto ai lettori se hai tempo dai un occhiata al mio blog ciao!!

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  4. Paola sempre nostalgici bei ricordi...

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  5. un saluto e tanti auguri

    ciao follerumba

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  6. Cara Paola,sentivo oggi le testimonianze dei giovani Abruzzesi. Hanno in loro un grande desiderio di ricostruzione,pensano al futuro ed in questo credo siano uguali ai giovani (o ai bambini) di un tempo.
    Sì,noi ci accontentavamo di meno perchè erano altri tempi,le nostre erano altre famiglie...e forse c'erano altri valori,più radicati e forti che sono quelli che noi stiamo vivendo.
    Serena Pasqua anche a te!

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  7. Cara Paola,
    leggere ciò che scrivi è ritrovarmi a rivivere ricordi ed emozioni della mia infanzia.
    Il mondo è davvero cambiato ed è un peccato che i nostri figli non possano godere delle piccole cose come facevamo noi...
    i miei genitori non erano poveri ma non potevamo permetterci nulla di "superfluo" e quindi il regalo di Pasqua era un uovo sodo decorato con i pastelli colorati... e a Natale era un mandarino....
    ma la gioia che ci dava trovarlo sul tavolo il giorno della festa sono certa fosse più grande di quella che provano i nostri figli con regali costosi.
    Forse perchè il nostro cuore "innocente" sentiva in modo più intenso l'atmosfera festosa..

    un abbraccio :-)

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  8. Grazie amici miei; ho letto con immenso piacere le vostre parole.
    Domani spero di potervi dedicare un po' di tempo in più.
    Perdonatemi.
    Un abbraccio

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