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C'era una volta un Principe povero, con un regno molto piccolo: il suo nome però era famoso e più di una principessa lo avrebbe sposato con gioia.
Ma lui osò chiedere in sposa la figlia dell'imperatore!
Sulla tomba di suo padre c'era un rosaio, che dava una rosa ogni cinque anni, ma straordinariamente bella e profumata: possedeva anche un usignolo che cantava meravigliose melodie. Così decise di donare alla Principessa la rosa e l'usgnolo: i doni furono inviati in belle custodie d'argento e quando essa vide i pacchi batté le mani di gioia.
Le dame di corte quando videro la rosa dissero "Com'è bella!" ma la Principessa, vedendo che non era artificiale quasi pianse di delusione.
Quando dall'altra custodia fu tratto l'usignolo , il suo canto fece meravigliare tutti i presenti e commuovere anche l'imperatore: ma poiché l'usignolo era vivo e non artificiale, la Principessa non volle neppure ricevere il Principe.
Ma il Principe non si scoraggiò. Si travestì da contadino e si presentò all'imperatore chiedendo un impiego a corte.
Il sovrano lo incaricò di sorvegliare i maiali e gli assegnò una stanza sopra le stalle.Il nuovo porcaro fece una pentola che aveva intorno dei campanelli i quali, appena essa bolliva, suonavano una canzone:" Mio povero Agostin, ben duro è il tuo destin!"
A chi poi metteva un dito tra il fumo che ne usciva, faceva sapere quello che stava cuocendo nei fornelli della città.
" Altro che la rosa e l'usignolo del Principe! -disse la Principessa quando udì la canzoncina-chiedete al porcaro quanto costa quella pentola!". e la risposta fu" Dieci baci".
La Principessa propose al porcaro di farlo baciare dalle sue dame, ma egli rispose che solo se lo baciava lei, le avrebbe dato la pentola, altrimenti se la teneva.
Allora, la capricciosa Principessa, ordinò alle sue dame di fare cerchio intorno a loro due, così nessuno avrebbe visto mentre lei lo baciava e ottenne la pentola.
Poi il porcaro costruì un organetto che suonava bellissimi ballabili: appena la Principessa udì la musica andò in visibilio; voleva quell'organetto e questa volta il prezzo era di cento baci.... e come la volta precedente, le dame fecero cerchio e contarono i cento baci .
L'imperatore sentendo quel chiasso provenire dalle stalle volle vedere cosa succedeva: si avvicinò in punta di pedi e trovò la figlia che stava baciando il porcaro!!
Per lo sdegno scacciò entrambi dal suo regno.
Mentre la Principessa piangeva disperata sulla sua stoltezza, il porcaro si nascose dietro un albero: si ripulì e si cambiò.
Quando apparve alla Principessa era così bello che lei si inchinò.
Ma il Principe, le disse:"Non hai voluto accettare in dono da un principe onorato una rosa ed un usignolo, ma hai consentito a baciare un porcaro per una pentola ed un organetto! Vattene! Non meriti altro!- E rientrò nel suo regno chiudendo la porta sul naso della sciocca ragazza.
Ora sì che la Principessa poteva cantare:"Mio povero Agostin, ben duro è il mio destin!"
E ora, dopo la lettura serale di una fiaba, i bambini buoni fanno la nanna ....
Ma lui osò chiedere in sposa la figlia dell'imperatore!
Sulla tomba di suo padre c'era un rosaio, che dava una rosa ogni cinque anni, ma straordinariamente bella e profumata: possedeva anche un usignolo che cantava meravigliose melodie. Così decise di donare alla Principessa la rosa e l'usgnolo: i doni furono inviati in belle custodie d'argento e quando essa vide i pacchi batté le mani di gioia.
Le dame di corte quando videro la rosa dissero "Com'è bella!" ma la Principessa, vedendo che non era artificiale quasi pianse di delusione.
Quando dall'altra custodia fu tratto l'usignolo , il suo canto fece meravigliare tutti i presenti e commuovere anche l'imperatore: ma poiché l'usignolo era vivo e non artificiale, la Principessa non volle neppure ricevere il Principe.
Ma il Principe non si scoraggiò. Si travestì da contadino e si presentò all'imperatore chiedendo un impiego a corte.
Il sovrano lo incaricò di sorvegliare i maiali e gli assegnò una stanza sopra le stalle.Il nuovo porcaro fece una pentola che aveva intorno dei campanelli i quali, appena essa bolliva, suonavano una canzone:" Mio povero Agostin, ben duro è il tuo destin!"
A chi poi metteva un dito tra il fumo che ne usciva, faceva sapere quello che stava cuocendo nei fornelli della città.
" Altro che la rosa e l'usignolo del Principe! -disse la Principessa quando udì la canzoncina-chiedete al porcaro quanto costa quella pentola!". e la risposta fu" Dieci baci".
La Principessa propose al porcaro di farlo baciare dalle sue dame, ma egli rispose che solo se lo baciava lei, le avrebbe dato la pentola, altrimenti se la teneva.
Allora, la capricciosa Principessa, ordinò alle sue dame di fare cerchio intorno a loro due, così nessuno avrebbe visto mentre lei lo baciava e ottenne la pentola.
Poi il porcaro costruì un organetto che suonava bellissimi ballabili: appena la Principessa udì la musica andò in visibilio; voleva quell'organetto e questa volta il prezzo era di cento baci.... e come la volta precedente, le dame fecero cerchio e contarono i cento baci .
L'imperatore sentendo quel chiasso provenire dalle stalle volle vedere cosa succedeva: si avvicinò in punta di pedi e trovò la figlia che stava baciando il porcaro!!
Per lo sdegno scacciò entrambi dal suo regno.
Mentre la Principessa piangeva disperata sulla sua stoltezza, il porcaro si nascose dietro un albero: si ripulì e si cambiò.
Quando apparve alla Principessa era così bello che lei si inchinò.
Ma il Principe, le disse:"Non hai voluto accettare in dono da un principe onorato una rosa ed un usignolo, ma hai consentito a baciare un porcaro per una pentola ed un organetto! Vattene! Non meriti altro!- E rientrò nel suo regno chiudendo la porta sul naso della sciocca ragazza.
Ora sì che la Principessa poteva cantare:"Mio povero Agostin, ben duro è il mio destin!"
E ora, dopo la lettura serale di una fiaba, i bambini buoni fanno la nanna ....
'notte mamma
RispondiElimina:-)
Buonanotte amore mio, allora tu sei un bambino buono che, dopo la novella, fa la nanna?
RispondiEliminammm, no! niente nanna ancora...
RispondiEliminaciao Paola, la nanna la farei anche di giorno... eheheheheh
RispondiEliminala serenità che regna nelle fiabe fa bene allo spirito di tutti...
buona giornata ^___________^
Cara Paola, sempre significative le fiabe di una volta.
RispondiEliminaQuesta proprio non la conoscevo.
Baci, baci e serena giornata!
Visto che io l'ho letta stamattina che faccio vado a nanna?
RispondiEliminaInvece ho scoperto che è bello che è bello iniziare una giornata con una favola.
Bacioni e buona giornata Paoletta.
Non la conoscevo...bella la morale!
RispondiEliminaun caro saluto
E' una delle prime favole (e quasi l'unica scritta da altri) che ho provato ad illustrare... è davvero piacevole ritrovarla qua, in uno dei nostri primi incontri!
RispondiElimina***Pupottina, purtroppo la nanna dobbiamo farla quando lo dicono gli impegni che abbiamo!! io, ora potrei farla quando voglio, ma si rimane sembre incuneati in un certo modo di vivere... rassereniamoci dunque come si può, e una fiaba può aiutare! baci e buon Mercoledì.
RispondiElimina***Stella, mi fa piacere che ti ho fatto conoscere qualcosa di nuovo; è vero però, le vecchie fiabe insegnano sempre qualcosa..Baci e lieta notte
***Rosy, beh, perché no? però poi qualcuno penso che reclamerebbe la tua presenza in cucina..che ne dici? dolce notte e un abbraccio
***Angelo, così hai conosciuto questo "guardiano di porci"che, sicuramente era una persona in gamba! Cari saluti.
***Anna B.. buffo come è il caso, vero? questa fiaba ci unisce in qualche modo.. Un caro saluto.
W W W le fiabe!
RispondiElimina^____^